I “ficocetti” – come si chiamano a Magliano Sabina e dintorni – sono i primi fichi che spuntano e si raccolgono piccoli, da poco formati, lontani dalla maturazione, nei mesi di marzo e aprile.
Si gustano nella frittata o come condimento per la pasta, secondo una ricetta esclusiva e tradizionale della zona di Magliano Sabina.
come cuocere I ficocetti secondo la ricetta di Antonia
Prima devi andare nel campo a raccoglierli. Poi li devi lavare e asciugare e spuntare il picciolo che li teneva legati al ramo della pianta.
A questo punto li tagli in quattro spicchi, ma non devi assolutamente sbucciarli, perché se è vero che la buccia è ancora dura, perché non sono maturi, una volta cotti diventa morbida e succosa.
Li metti a stufare in un tegame coperto, a fuoco dolce, con olio, un po’ di cipolla o cipolline fresche, tagliate sottili, aggiungendo se occorre qualche cucchiaio di acqua per non farli attaccare. Condisci con un po’ di sale e pepe.
le preparazioni con i ficocetti
Con la pasta – Quando i ficocetti sono cotti e morbidi puoi usarli come condimento per gli spaghetti. Puoi mangiarli così o aggiungere qualche fettina di pancetta dolce o sbriciolare una salsiccia, senza pelle.
Con la carne – Sono un ottimo contorno per carne di vitello o di maiale cotta in padella, alla brace o al forno.
Con il formaggio – Accompagnano bene anche una bella porzione di caciotta o di “fiocco“, il formaggio che facciamo in Sabina.
Con le uova – Per come la penso io, i ficocetti non si battono se, dopo che li hai cotti, li unisci alla frittata o alle uova strapazzate. Il loro gusto si sposa benissimo con quello delle uova…basta che siano belle fresche!
dove trovare i ficocetti
Intorno a Pasqua, tra marzo e aprile, alla Fattoria del Giglio trovi tutti gli ingredienti per la ricetta: i migliori ficocetti, la salsiccia e la pancetta, la carne di maiale e vitello, le caciotte e il fiocco, le uova sempre fresche di giornata e, se sei fortunato, anche le cipolle!